Che cos’è la Bioenergetica
La Bioenergetica, sviluppata dal medico e psicoterapeuta Alexander Lowen, è un modo di considerare la personalità secondo i suoi processi energetici. Tali processi, cioè la produzione di energia attraverso la respirazione ed il metabolismo e la scarica di energia nel movimento, costituiscono le funzioni basilari della vita. La quantità di energia di cui una persona dispone e l’uso che ne fa, determinano il modo in cui affronterà le situazioni della vita. Maggiore è l’energia disponibile da tradurre in movimento ed espressione e maggiore è l’efficacia con la quale si sosterranno gli avvenimenti nel ciclo di vita. La Bioenergetica è anche una forma di terapia che associa il lavoro sul corpo e sulla mente, con lo scopo di aiutare le persone a risolvere le proprie difficoltà emotive e realizzare in misura più ampia il proprio potenziale di provare piacere e gioia di vivere.
Per evitare confusioni e abusi, anche a seguito del permanere, purtroppo, di errate informazioni su alcuni diffusi siti Web, si sottolinea che l’Analisi Bioenergetica NON E’ UNA TERAPIA MEDICA ma UN APPROCCIO PSICOTERAPEUTICO e CORPOREO (all’interno del quale, nel caso delle classi di esercizi, sono stati ideati particolari esercizi corporei senza fine terapeutico) riconosciuto ufficialmente in Italia ai sensi della Legge 56/89. Qualunque suo “uso” in senso medico rappresenta, perciò, un abuso da cui diffidare fortemente.
Una tesi fondamentale della Bioenergetica è che il corpo e la mente sono funzionalmente identici: ciò che accade nella mente riflette quello che avviene nel corpo e viceversa. La mente e il corpo, quindi, si possono influenzare reciprocamente: ciò che si pensa può influenzare il modo in cui si sente, così come è vero il contrario. Questa interazione, tuttavia, si limita agli aspetti consci o superficiali della personalità. A un livello più profondo, sia pensare che sentire sono condizionati da fattori energetici. I processi energetici del corpo sono in relazione al suo stato di vitalità. Più si è vivi, più energia si ha e viceversa. La rigidità e la tensione cronica derivati dallo stress, da avvenimenti particolari o da peculiari modalità di affrontare l’esistenza, diminuiscono la vitalità e abbassano l’energia. La Bioenergetica si propone, quindi, di “alleggerire” sia le tensioni croniche che quelle temporanee, accrescendo la consapevolezza corporea ed emotiva ed aumentando la vitalità ed il benessere nell’intero organismo.
Fig. 1. Processi energetici
Le classi di esercizi
Accanto alle terapie individuali e di gruppo, nelle quali è prevista l’elaborazione analitica dei vissuti emotivi e corporei, la Bioenergetica ha messo a punto un’altra modalità per entrare in contatto con le proprie tensioni fisiche, muscolari ed emotive e allentarle: le classi di esercizi.
Le classi sono costituite da gruppi di persone che, sotto la guida di un conduttore esperto, eseguono esercizi specifici per sciogliere tensioni fisiche, muscolari ed emotive, croniche o temporanee. Con gli esercizi il corpo si libera dalle tensioni e l’energia intrappolata nei muscoli contratti riprende a circolare, favorendo il contatto con le parti di sé che si erano chiuse alla loro percezione. L’investimento corporeo ed emotivo all’interno di una classe di esercizi può essere talvolta molto elevato (va ovviamente calibrato in base alle possibilità ed alle caratteristiche dei partecipanti) ma, come già accennato, le classi non sono gruppi terapeutici in quanto non prevedono una fase di elaborazione verbale ed analitica dei vissuti emotivi con il conduttore e gli altri partecipanti. Ciononostante, può essere proposto, durante il processo conclusivo di ogni classe, un breve momento di condivisione verbale all’interno del gruppo, in riferimento a peculiari sensazioni o emozioni emerse durante lo svolgimento degli esercizi. Va comunque specificato che i partecipanti non sono lasciati a loro stessi ed in balia delle proprie emozioni: il conduttore garantisce sempre contenimento al gruppo e sostegno ai singoli partecipanti nel caso mostrino difficoltà o fatichino ad arginare i vissuti sperimentati all’interno della classe.
All’interno di una classe di esercizi vengono proposte sia esperienze corporee il cui scopo è principalmente quello di entrare in contatto con le proprie sensazioni, emozioni e tensioni, sia esercizi più creativi che promuovono l’espressione delle emozioni. Gli esercizi proposti possono di volta in volta essere eseguiti individualmente, in coppia o in piccoli gruppi e, a volte, da tutti i partecipanti alla classe. Va puntualizzato che una classe è un luogo protetto e sicuro, dove il conduttore accetta e accoglie le emozioni dei partecipanti, dando loro il sostegno necessario per accettare loro stessi e sentire che sono in grado di vivere con esse. Lo scopo non è quello di farsi travolgere dalle proprie emozioni, ma quello di riuscire gradualmente ad entrare in contatto con esse, accettarle e riuscire a contenerle maggiormente, migliorando l’autoregolazione, l’espressione, la padronanza di sé ed il grado di autostima. Mano a mano che si rafforza la struttura psicofisica dei partecipanti, cresce anche il loro senso di identità e diviene possibile una maggiore integrazione all’interno della personalità di sensazioni ed emozioni emergenti.
Punti cardine del lavoro bioenergetico sono i seguenti:
Il grounding: avere “grounding” vuol dire avere i piedi sulla terra, essere “radicati”. Quando ha i piedi per terra, una persona ha la sua posizione, il suo centro. In un senso più ampio, il grounding rappresenta il contatto dell’individuo con le realtà di base della sua esistenza, la sua identificazione con il proprio corpo. Queste qualità mancano a chi vive “fra le nuvole” o si identifica esclusivamente con la propria testa, anziché con i piedi e la parte bassa del corpo. Negli esercizi di grounding le persone “si lasciano scendere”, cioè abbassano il proprio centro di gravità, con conseguente maggiore senso di sicurezza personale e maggior radicamento alla propria realtà corporea e psichica. Ogni classe comincia con un esercizio di grounding ma il grounding, nel suo senso più esteso, è l’obiettivo stesso della bioenergetica, un processo di progressivo radicamento nella realtà della propria natura. Il corpo diventa quindi uno strumento di consapevolezza per arrivare al centro di sé.
fig. 2. Posizione del band over
La respirazione: una buona respirazione essenziale ai fini di una salute vibrante. Attraverso la respirazione, riceviamo l’ossigeno necessario ad alimentare i processi metabolici che ci forniscono l’energia di cui abbiamo bisogno. Durante le classi di bioenergetica, i partecipanti sono spesso invitati a prendere consapevolezza del proprio modo di respirare e vengono loro proposti specifici esercizi che favoriscono il recupero della respirazione naturale che coinvolge tutto il corpo e favorisce l’allentamento di tensioni fisiche e psichiche presenti
Il suono: spesso, da bambini, molti individui sono stati inibiti nell’uso della propria voce. Il risultato è una serie di tensioni e contratture croniche nella zona della gola, del collo e della mascella. Durante le classi di bioenergetica le persone sono invitate a far uscire i loro suoni: sospiri, gemiti o risate, se lasciati fluire liberamente, attraversano il corpo come una corrente vibratoria, rendendolo più vitale
Entrare in contatto: in ogni classe di esercizi vengono proposti, di volta in volta, diversi esercizi ed il corpo viene mobilitato. A differenza di quanto avviene nella ginnastica, però, il fine non è mai quello di eseguire “bene” l’esercizio e fornire una prestazione perfetta, bensì quello di sentire le sensazioni e le emozioni che via via si sviluppano nel corpo e imparare a convivere con esse, autoregolandosi. Essere in contatto significa essere consapevoli di ciò che accade dentro il corpo e intorno ad esso. Questo è qualcosa di diverso dal “capire” che è un’attività più intellettuale che percettiva. Uno dei principali scopi degli esercizi è quindi quello di aiutare le persone a percepire il proprio corpo e mettersi in contatto con esso. Ciò è importante perché spesso gli individui vivono esclusivamente nella propria “testa”, con poca coscienza di ciò che accade nel resto del corpo. Vi è poca consapevolezza di come si respira e si percepiscono poco le gambe ed i piedi che vengono vissuti come meri supporti meccanici. La percezione, però, non è una funzione meccanica, ma una funzione del sentire.
Padronanza ed espressione di sé: la bioenergetica mira ad aiutare a conseguire un migliore senso di sé, cioè ad essere persone più complete. Il sé, tuttavia, non può essere separato dall’espressione di se stessi, perché è nelle nostre attività espressive che lo percepiamo. Gli esercizi bioenergetici offrono a tutti l’opportunità di esercitarsi e di prendere dimestichezza con l’espressione di ciò che si sente, in un ambiente controllato. Il conduttore propone degli esercizi volti a scaricare la tensione nei vari distretti corporei e al tempo stesso ad aumentare l’energia. Così come, ad esempio, lavorare sulle braccia consente di entrare in contatto con l’assertività, esistono altresì sequenze di esercizi mirate a risvegliare ogni altra parte del corpo e tutte le emozioni insite in esse.
Rilasciare le tensioni: normalmente, le classi terminano con esercizi di rilassamento. In tale momento, dopo il lavoro precedente, l’energia dovrebbe essere diffusa a tutto il corpo e dovrebbe fluire più facilmente. In tale contesto, solitamente i partecipanti sono supini per eliminare la pressione che la forza di gravità esercita sul corpo e facilitare l’abbandono del controllo.
I benefici delle classi di esercizi sono pertanto i seguenti:
- Ritrovare il contatto con il proprio corpo, il proprio Sé e le proprie sensazioni ed emozioni
- Ridurre le tensioni psicofisiche e scaricare lo stress
- Aumentare la circolazione sanguigna e le energie vitali
- Approfondire la respirazione
- Ridurre i vissuti ansiosi e depressivi
- Accrescere la propria autostima ed il senso di autoefficacia
- Migliorare i rapporti interpersonali
- Aumentare la sensazione di benessere generale
Ogni classe di esercizi ha la durata di circa un’ora/ un’ora e mezza e si svolge con gruppi di massimo dieci/quindici persone. Il luogo ideale di svolgimento delle classi è un qualsiasi ambiente tranquillo nel quale ci sia abbastanza spazio per far muovere liberamente tutti i partecipanti. Per partecipare alle classi è necessario un abbigliamento comodo che non ostacoli i movimenti.
Come già accennato, il conduttore deve essere rispettoso delle peculiarità e delle caratteristiche dei partecipanti e, nel caso presentassero problematiche particolari (fisiche o di altra natura), avrà cura di proporre esercizi ed esperienze consone al loro stato, al fine di non turbarne la serenità o provocare vissuti intensi di disagio.
Bisogna, infine, ricordare, che durante una classe di esercizi vale sempre, per ogni partecipante, il principio di autoregolazione: nessuno è obbligato a fare nulla ed ognuno può fermarsi o decidere di non eseguire un particolare esercizio se non se la sente.