Sono stata una bambina un po’ particolare, fin dall’inizio. O almeno, così mi percepivo.
Mi ritrovavo ad interrogarmi sul mistero dell’esistenza, del dolore, dell’ingiustizia, della vita.
Era come se percepissi che ciò che vedevo, il mondo manifesto, fosse soltanto l’espressione e forse, la copertura, di un qualcosa di più profondo, essenziale, saggio e sacro. Qualcosa da percepire, non con l’intelletto, ma con i sensi e il cuore.
Non è stato facile, per me, essere bambina e crescere. La vita mi ha riservato carichi importanti, a volte difficili e dolorosi e con essi tante opportunità di sentire, interrogarmi, trovare risposte e soluzioni.
Le soluzioni le ho trovate cammin facendo, seguendo percorsi diversi ma tutti accomunati da un obiettivo comune: l’evoluzione della mia persona e della mia anima.
Il percorso di studi in Psicologia e Neuropsicologia all’Università di Milano-Bicocca mi ha fornito una base solida e rigorosa da cui partire per affrontare il mio percorso e i miei quasi dieci anni di psicoterapia analitica freudiana e bioenergetica mi hanno permesso di prendere coscienza e affrontare i “nodi” irrisolti della mia personalità.
La frequentazione della Scuola di Psicoterapia in analisi bioenergetica presso S.I.A.B, mi ha portato ad una maggiore connessione con il mio e altrui corpo, a percepirne blocchi e tensioni e a lavorare sulle emozioni ad essi relativi.
Accanto a ciò, sentivo un’esigenza diversa alla quale la Psicologia ufficiale riusciva a rispondere soltanto in parte: il bisogno di esplorare il significato profondo e spirituale del mio stesso esistere. Da qui, il mio profondo interesse per le pratiche di guarigione sciamaniche, nelle quali ho trovato molte attinenze con le psicoterapie a mediazione corporea e le tecniche di meditazione dinamiche di Osho, estremamente interessanti ed efficaci, nel permettere una permeazione più profonda fra corpo e anima.
Fondamentale per me è stata anche la conoscenza dei testi e delle pratiche di Alejandro Jodorowsky e delle tecniche psicodrammatiche moreniane, nel riuscito tentativo di unire tecniche teatrali ad una dimensione spirituale di guarigione e di approccio alla vita.
Nella conduzione di laboratori corporei, ho sempre cercato di integrare tutto ciò che ritenevo utile e benefico affinché una persona si liberasse maggiormente di tensioni, nodi irrisolti, emozioni trattenute e che ciò portasse ad una presa di consapevolezza maggiore rispetto al proprio stato di coscienza di partenza.
Ovviamente, dopo tutto questo lavoro su me stessa non potevo far altro che condividerlo con altre persone e farne la mia professione e la mia attività principale.
Tentare di offrire gli strumenti emotivi, corporei e spirituali ad altre persone per superare momenti di vita difficili e aiutare a dipanare le “matasse” che ogni essere umano si trova prima o poi ad affrontare, è ciò che faccio e che sono.
Rifiuto le etichette che cercano di imprigionare la mia attività in qualcosa di standardizzato, protocollato, categorizzato.
Se proprio dovessi darmi una definizione, direi che mi ritengo una “facilitatrice di guarigione” rispetto alle ferite che un’anima e un corpo possono affrontare in questo viaggio sul pianeta Terra, conscia dei miei limiti e delle mie risorse. Non offro soluzioni immediate a tutte le difficoltà esistenziali, né dispongo di una bacchetta magica con cui cancellare ingiustizie e brutture del creato.
Semplicemente offro degli strumenti di cui una persona si può appropriare, se lo vuole, per affrontare con più efficacia e integrità le sfide della vita nel rispetto del diritto di autoregolazione di ognuno.
A volte, tutto ciò, può fare davvero la differenza.
Dott.ssa Gemma Federica Madaschi
Life & Spiritual Coach
Psicologa clinica
Psicoterapeuta ad indirizzo bioenergetico
Conduttrice di Classi di esercizi di bioenergetica
Mindfulness Educator